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Fitch promuove l'Ungheria sul debito sovrano

11/06/2016

Fitch promuove l'Ungheria sul debito sovrano
La famosa agenzia di rating internazionale Fitch ha elevato il debito sovrano ungherese da "junk" ad "investment grade".
L’Ungheria vede dunque aumentare in positivo il proprio rating sul debito sovrano da BBB- a BBB+ dopo 5 anni di "downgrade".
Secondo gli analisti di Fitch, la politica fiscale e le misure adottate dal Paese hanno portato ad una considerevole riduzione del debito pubblico, partendo da una situazione critica dovuta ad indebitamento molto elevato: “tighter fiscal policy has been consistent with a gradual decline in government debt from a high level”. Al successo hanno poi certamente contribuito gli incentivi e fondi europei.
Fitch ha inoltre previsto un ulteriore abbassamento del debito pubblico in un periodo di medio-termine.
(fonte: BBJ)

dr. Lorenzo Amato
in collaborazione con Studio Legale Avv. Bálint Halmos

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Ungheria: Novità fiscali per il 2017

11/06/2016

Ungheria: Novità fiscali per il 2017

Il Parlamento magiaro ha approvato in questi giorni alcune novità fiscali che entreranno in vigore nel 2017.
Tra i cambiamenti più significativi per i consumatori vi sono l'abbassamento dell'IVA dal 27% al 5% su generi alimentari quali latte, uova e pollame mentre per quel che riguarda i servizi preme evidenziare l'abbassamento dell'IVA al 18% per l'uso di internet e servizi catering.
Il pacchetto fiscale prevede anche alcune novità per le aziende e imprese italiane e straniere: tra i vari aspetti, ci preme mettere in evidenza l'abolizione del limite di 30 milioni di fiorini sui beni a tassazione ridottta per gli investimenti delle Piccole-Medie-Imprese e aziende che non possono usufruire totalmente delle deduzioni fiscali per sviluppo e ricerca dalla tassa aziendale e che saranno dal 2017 autorizzate a dedurre dalle donazioni in beneficenza.
(fonte: BBJ)

dr. Lorenzo Amato
in collaborazione con Studio Legale Avv. Bálint Halmos

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Novità per gli iscritti all'AIRE - Modifica alla procedura per prestazioni ospedaliere

10/06/2016

News: Iscritti AIRE – Modifica alla procedura per prestazioni ospedaliere in Italia.

Lo Studio Legale dell’Avvocato Bálint Halmos è lieto di annunciare che a seguito alle numerose richieste dei Consolati italiani al ministero della Salute, riguardo alla complessa e controversa tematica delle cure mediche urgenti in Italia per gli italiani residenti all’estero e quindi anche in Ungheria, il Ministero della Salute ha chiarito con una nota ufficiale che gli italiani all’estero regolarmente iscritti all’AIRE, che si recano in Italia per cure mediche urgenti, non dovranno più presentare il certificato attestante la condizione di emigrato, rilasciato dal competente Consolato italiano.

Da oggi, basterà dimostrare la condizione di emigrato, mediante una dichiarazione sostitutiva di certificazione da produrre all’ASL competente, nella quale il cittadino italiano residente all’estero iscritto all’AIRE deve certificare:

  • di essere nato in Italia;

  • di possedere la cittadinanza italiana;

  • di risiedere all’estero;

  • indicare il Comune di iscrizione all’AIRE.

La notizia è stata ben accolta da tutta la comunità dei residenti italiani all’estero.
(fonte: Ambasciata d'Italia a Budapest)

dr. Lorenzo Amato
in collaborazione con Studio Legale Avv. Bálint Halmos  

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Investimenti stranieri in aumento per il 2016 in Ungheria

05/05/2016

Investimenti stranieri in aumento per il 2016 in Ungheria

Secondo i dati degli analisti, l’Ungheria è sempre più meta di attrazione per gli investitori stranieri di tutto il mondo, grazie alla sua posizione geografica strategica ed un regime fiscale vantaggioso.
I dati dell’agenzia nazionale ungherese prevedono infatti che gli stranieri spenderanno circa 4.2 bilioni di euro in Ungheria per il 2016, creando circa 27.000 posti di lavoro.
Primi fra tutti gli investitori restano i tedeschi, seguiti a ruota dagli Stati Uniti.
I maggiori investimenti riguardano il settore automobilistico, gli “shared service center” e cioè i centri servizi a supporto dei vari processi aziendali e l’industria delle telecomunicazioni.
(fonte: mtva.hu)

dr. Lorenzo Amato
in collaborazione con Studio Legale Avv. Bálint Halmos

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Olimpiadi 2024: un'altra rivale per Roma, Budapest candidata ufficialmente

03/05/2016

BUDAPEST – Un’altra rivale europea in più per Roma nella corsa alle Olimpiadi 2024. Si tratta di Budapest, che è diventata ufficialmente oggi la quinta città candidata ad ospitare i Giochi estivi del 2024. Questa mattina il sindaco della capitale magiara, Istvan Tarlós, e il capo del comitato olimpico ungherese, Zsolt Borkai, hanno infatti inviato una lettera al presidente del Cio, Thomas Bach, confermando la candidatura.

“BUDAPEST RISPOSTA MIGLIORE AL PROGRAMMA DI RIFORME CIO” – “Siamo convinti che Budapest sia la risposta migliore al programma riformatore del Cio come richiesto dall’Agenda 2020 – spiegano Tarlós e Borkai nella lettera -. La nostra intenzione è quella di lavorare seguendo il nuovo concetto economico delle Olimpiadi deciso dal Cio. I Giochi in Ungheria romperebbero il monopolio dei Paesi più ricchi e grandi, così come già in passato è accaduto con Anversa, Stoccolma e Helsinki”. Alcuni mesi fa, lo stesso primo cittadino della capitale magiara si era opposto alla possibilità che la città ospitasse la manifestazione del 2024, poi però aveva cambiato idea per via della possibilità di contenere le spese per l'allestimento di una manifestazione di queste proporzioni.

GIOCHI 2024: CON ROMA IN LIZZA AMBURGO, PARIGI E BOSTON – Budapest si unisce dunque ad Amburgo, Parigi, Roma e Boston tra le città che vogliono organizzare l’evento a 5 cerchi. Il termine ultimo per presentare le candidature è il 15 settembre 2015, mentre la città che ospiterà i Giochi sarà decisa dal Cio a Lima nel settembre 2017.

http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/07/08/news/olimpiadi_un_altra_rivale_per_roma_2024_in_corsa_anche_budapest-118614973/  

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“Prorogati i termini per l’aumento di capitale sociale al 15 Marzo 2017”

24/04/2016

"Prorogati i termini per l’aumento di capitale sociale al 15 Marzo 2017"

Nella società odierna, l’economia e il fare impresa, sono certamente tra i temi ad oggi più dibattuti dagli esperti in materia.
Il nuovo Codice  Civile ungherese ha recentemente introdotto molte novità  sul piano della disciplina delle società e imprese: tra le varie modifiche, non può venir meno all’occhio attento del giurista cultore della materia, “l’obbligo di aumento di capitale societario per le S.r.l. (3.000.000-HUF – pari a circa 10.000 Euro) da applicare non oltre il mese di marzo per l’anno 2016”.
La scelta del legislatore, ha però fin da subito creato delle difficoltà alle imprese, da una parte dovute alla crisi economica che ha colpito i mercati internazionali, dall’altra dalla incapacità stessa del legislatore, di pubblicizzare ed informare gli imprenditori, specie stranieri, su una questione fondamentale e imprescindibile per l’esercizio di impresa e cioè il “capitale”, in un momento storico di incertezza economica.
La normativa è apparsa fin da subito a molti operatori del diritto così come ad un consistente numero di imprenditori, troppo restrittiva nei termini e con poco spazio di manovra, per poter poi all’atto pratico, avere risvolti positivi sia dal punto di vista dei  tempi che da quello operativo, per effettuare in piena regola l’aumento di capitale.
Il legislatore ha così deciso di intervenire nuovamente in materia, accogliendo le richieste delle parti  mediante una “proroga dei termini per l’aumento di capitale da effettuare non oltre il 15 marzo 2017”.
Essendo questo un termine perentorio, le società che non rispetteranno tale termine saranno cancellate dal registro delle imprese non potendo più esercitare le loro attività.
Trattandosi dunque di materia di estrema importanza e delicatezza, lo Studio Legale dell’Avv. Dr. Balint Halmos e i suoi collaboratori offrono quotidianamente il loro apporto professionale a svariate società sul territorio ungherese e restano a disposizione per aiutarle a interpretare le nuove norme e redigere i documenti necessari per l’aumento di capitale in conformità alle recenti normative.

dr. Lorenzo Amato
in collaborazione con Studio Legale Avv. Bálint Halmos

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Riapertura domenicale dei negozi a Budapest

18/04/2016

Riapertura domenicale dei negozi in Ungheria: Il Parlamento vota a favore.

Fare la spesa in un qualsiasi giorno della settimana, fare shopping anche la sera è diventato un tema molto dibattuto in Ungheria negli ultimi mesi, a seguito della decisione del Governo di imporre la chiusura domenicale per la maggior parte dei negozi, con legge entrata in vigore a marzo 2015.

La legge in breve proibiva l’apertura domenicale ai negozi con superfici maggiori ai 200 metri quadri, presenti anche in siti Unesco, ad eccezione di quelli il cui personale attivo la domenica è un proprietario per almeno il 20% o un membro della famiglia dei proprietari.

A seguito di molteplici dibattiti, manifestazioni e di un possibile ed imminente referendum, il Governo ha deciso in questi giorni di riportare in Parlamento la questione per proporre la modifica di legge.
Proprio in queste ore, mentre mi accingo a scrivere questo breve articolo, ecco il risultato delle votazioni: „163 voti a favore dell’abolizione di legge, 2 contrari e 11 astenuti.“

Si ripristina quindi in data 12 Aprile 2016, in Ungheria, la possibilità per tutti i negozi di rimanere nuovamente aperti anche la domenica ex lege.

Secondo varie fonti ed agenzie sondaggistiche, la maggior parte della popolazione ungherese ha appreso la notizia con esito positivo.

dr. Lorenzo Amato
in collaborazione con Studio Legale Avv. Bálint Halmos 

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Divorzio in Ungheria - Servizi dello Studio Legale Avv. Halmos

12/04/2016

SEPARAZIONE E DIVORZIO IN UNGHERIA

Lo Studio Legale Halmos si occupa, altresì, di fornire idonea assistenza e consulenza legale ai coniugi che intendono divorziare in Ungheria a condizioni agevolate e con procedure più brevi e semplificate, in perfetta applicazione della legislazione vigente nello stato ungherese.

Come noto, infatti, il legislatore ungherese ha previsto la possibilità di richiedere legalmente il divorzio in modo immediato, senza alcun obbligo di instaurare precedentemente una diversa procedura di separazione che è, invece, obbligatoria nel sistema italiano in quanto propedeutica e necessaria per l’avvio del successivo giudizio.

Alla luce della nuova riforma che interviene sulla disciplina della separazione e del divorzio in Italia (cd. Legge sul Divorzio breve del 6 maggio 2015, n. 55) sono stati ridotti i tempi per la domanda di divorzio, fino a questo momento fissati dal legislatore in tre anni dalla avvenuta separazione giudiziale o consensuale tra i coniugi, ma non è stato compiuto il passo più importante di eliminare la fase della separazione per giungere fin da subito allo scioglimento del vincolo matrimoniale.

Attualmente, quindi, in Italia, per proporre una legittima domanda di divorzio, è obbligatorio attendere un periodo temporale di dodici mesi, nei procedimenti giudiziali, e sei mesi in quelli consensuali, di separazione ininterrotta dei coniugi.

Il termine decorre dalla comparsa dei coniugi di fronte al Presidente del Tribunale nella procedura di separazione personale o dalla data certificata nell'accordo di separazione raggiunto a seguito di convenzione di negoziazione assistita innanzi all’ufficiale dello stato civile.

Grazie al Regolamento del Consiglio dell’Unione Europea n. 2201/2003 del 27 novembre 2003 relativo alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale, essendo l’Ungheria un paese aderente alla CE, è possibile ottenere una sentenza di divorzio emessa dal Tribunale Ungherese perfettamente valida in Italia e con efficacia del tutto identica. Infatti, alla luce di tale regolamento, ogni decisione in materia di divorzio, separazione personale, annullamento del matrimonio, riconoscimento automatico ed esecuzione delle decisioni in tema di diritto di visita ai figli e in tema di responsabilità genitoriale non necessita di alcuna delibazione.

Ottenuta la trascrizione, infatti il divorzio avrà validità immediata anche in Italia in un tempo di circa quattro mesi, a fronte dei tre anni e mezzo (di media) che caratterizzano l’ iter giudiziario italiano.

L’assistenza legale fornita in questo settore dallo Studio Halmos si realizza prestando  scrupolosa e dettagliata attenzione ai problemi relativi anche alle questioni processuali relative a tale settore, e si connota per il costante interesse verso tutte le questioni legate alla continua evoluzione degli istituti giuridici in materia.

Più in particolare, separazione e divorzio vengono trattati dall’Avvocato Halmos Balint e dai Suoi collaboratori, con l’attenzione alla persona e la delicatezza che la materia richiede, cosicchè i diritti dei coniugi siano fatti valere adeguatamente, e si giunga prontamente, e con il minore trauma possibile, specie in presenza di figli minori, ad una composizione della controversia e/o ad una celere definizione giudiziaria della stessa.

In particolare, ai sensi dell'art. 18, comma I, della legge ungherese IV del 1952 sul diritto di famiglia, il matrimonio si scioglie su richiesta di un solo coniuge o di entrambi, se la vita coniugale è irreversibilmente compromessa e la decisione di voler procedere a divorzio è definitiva ed espressa liberamente, senza alcuna costrizione.

È evidente che in Ungheria l'intento del legislatore è stato quello di architettare un procedimento più snello come dimostra l’art. 18, comma V, ove si precisa che se le parti chiedono il divorzio ai sensi della lettera b) comma II del medesimo articolo, ossia quando i coniugi vivono separati da almeno tre anni e dimostrano di aver raggiunto un accordo circa l'affidamento ed il mantenimento dei figli, oppure se i coniugi non hanno figli comuni, il Tribunale può emettere una decisione già in sede di prima udienza.

Qualora non si realizzino dette condizioni e quindi il Tribunale non possa decidere direttamente in prima udienza, lo stesso procederà alla fissazione di una nuova udienza solo dopo 30 giorni dal ricevimento da parte di almeno uno dei coniugi della richiesta espressa di continuare il procedimento di divorzio.

Pertanto, la procedura per il divorzio è, certamente,  più agevole in Ungheria, ma presuppone, un concreto supporto legale per la migliore tutela dei diritti delle parti in causa, supporto che gli Avvocati dello studio Halmos sapranno fornire proprio grazie alla loro comprovata esperienza in materia.

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Importanti Novità Giuridiche sul fronte del Diritto Commerciale in Ungheria: Aumento di Capitale per le Società anno 2015-2016

17/01/2016

Aumento di Capitale per le Società anno 2015-2016

Il nuovo Codice Civile ungherese, pone importanti e rilevanti novità dal punto di vista normativo per le Società a Responsabilità Limitata. Tutte le nuove imprese ed imprenditori che vorranno costituire o effettuare variazioni nel Registro di Commercio dovranno aumentare i loro capitali sociali a 3.000.000 Huf – pari a circa 10.000 Euro al cambio odierno.

Un significativo aumento, considerando che in precedenza erano necessari solamente 500.000 Huf – pari a circa 1.600 Euro al cambio odierno.

Preme ricordare che per tutte le Società a Responsabilità Limitata con partercipazione italiane già presenti sul territorio, la variazione andrà effettuata obbligatoriamente e non oltre il 15 Marzo 2016 con apposita documentazione da depositare presso le Autorità ungheresi competenti, salvo il rischio di cessazione di attività.

In pratica, si tratta della redazione della delibera relativa alla continuazione dell’attività, ai sensi delle disposizioni del Codice Civile, nonché dello Statuto redatto in testo unico con le relative modifiche. Inoltre occorre depositare i documenti presso il Tribunale delle Imprese, per poter avviare un procedimento di modifica.

Non occorre modficare lo Statuto per il semplice fatto che questo faccia riferimento alla “Legge sulle Società Economiche”, se risulta essere in concordanza con le norme e la disciplina del nuovo Codice Civile. Nel procedimento sopra illustrato, la rappresentanza legale è obbligatoria.

Il cambiamento è da inquadrarsi per alcuni in una visione di lotta alle aziende inattive sul territorio, per altri dalla necessità per il Governo di reperire nuove risorse.

Secondo un recente studio da parte della “World Bank”, il tutto andrebbe ricondotto in chiave di lettura positiva per l’investitore straniero, l’Ungheria per facilità di impresa ha guadagnato nel Mondo la 54esima posizione su 189 Paesi analizzati, scavalcando l’Italia (56esimo posto), in un trend favorevole per l’economia ungherese, che prevede secondo le ultime analisi da parte della Commissione Europea, una crescita del Pil nazionale su base annua di circa 2.2% per l’anno in corso 2016.

Lo Studio Legale dell’Avv. Dr. Balint Halmos e i suoi collaboratori offrono quotidianamente il loro apporto professionale a svariate società sul territorio ungherese e restano a disposizione per aiutarle a interpretare le nuove norme e redigire i documenti necessari per l’aumento di capitale in conformità alle recenti normative.

dr. Amato Lorenzo
in collaborazione con lo Studio Legale Avv. Bálint Halmos

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